Già da alcuni giorni stavo pensando di condividere alcune riflessioni. Su un livello di “disumanità” che mi sembra sempre più palpabile tra le nostre comunità. E la polemica di questi ultimi giorni contro l’invito di don Luigi Ciotti ad indossare sabato scorso delle magliette rosse contro “l’emorragia di umanità” mi ha veramente indignato.
Vabbè che ormai ci stiamo rassegnando al fatto che i social siano diventati il luogo dove molti si sentono liberi di vomitare il loro lato peggiore addosso a chiunque. Ma mi pare si stia decisamente esagerando.
Come si possono condividere dei post (scritti da persone sicuramente in cattiva fede e profondamente ignoranti) dove si grida “vergogna” a persone come don Luigi Ciotti, accusandolo di dedicarsi agli immigrati a scapito dei terremotati, degli italiani senza lavoro, dei disoccupati, dei senzacasa ecc. E facendo la stessa accusa in modo indistinto a migliaia di persone che hanno risposto al suo appello, definendoli “radical chic con il rolex”? A don Luigi Ciotti, che ha speso la sua vita a fianco degli ultimi? O a Alex Zanotelli?
Ma veramente chi arriva a pensare una cosa del genere (o a condividerla) crede di aver dato un contributo per migliorare questo mondo?
Io sabato ho portato una maglietta rossa per pochissimo tempo, perché ho avuto una giornata passata tra casa, bicicletta e una corsa in montagna. E non sono indignato per queste accusa contro di me (anche se scopro solo ora di essere un “radical chic con il rolex”!). Ma per ciò che si sta vomitando contro persone da sempre impegnate nel volontariato, con i poveri, gli ultimi, i sofferenti. Cioè con le persone.
Ormai si sta facendo una gara a sparare fango su tutti, soprattutto sugli stranieri e su chiunque vede in loro degli esseri umani. Una “gara” stimolata e promossa da politici senza scrupolo che vogliono distrarre l’attenzione della gente dalla loro incapacità di governare, come se questi fossero la causa dei problemi del nostro paese.
E’ il nuovo sport nazionale: sparare accuse su tutto ciò che riguarda l’accoglienza e la solidarietà. In buona parte uno sport praticato soprattutto da chi non ha mai mosso un dito a favore degli altri e della comunità, ma pronto ad accusare chi fa qualcosa di dimenticare altre categorie di “poveri”.
In ogni caso su una cosa sono d’accordo. Sul grido “vergogna”. E’ vero; ultimamente mi sto vergognando parecchio. Mi sto profondamente vergognando di quanta cattiveria ci sia nelle persone. Mi sto vergognando dell’Italia che sta crescendo ogni giorno di più: chiusa, cinica, disumana, rancorosa, arrabbiata, arrogante, capace solo di demolire e di insultare chi costruisce. Io di questa Italia mi vergogno profondamente. Per fortuna so che non è l’unica Italia. Anzi… per fortuna so che questa non è la vera Italia.
P.S. Non sapevo che foto mettere per questo post. Alla fine ho scelto quella dei giovani di Ipsia (una delle terribili Ong!!!) che passeranno questa estate (a spese loro!) nei campi di volontariato internazionale nei Balcani e in Africa. Eccoli i radical chic con il rolex, che passano le loro vacanze ad “aiutarli a casa loro”. Questa è la vera Italia.
Commentaires