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SUL MONTE LISTINO

dal Gaver passando per il passo Termine - agosto 2020

La salita al monte Listino, passando per l’alta valle dal Caffaro, è una delle escursioni più interessanti della zona, che permette di sfruttare le mulattiere della prima guerra mondiale, visitando alcuni resti di notevole importanza, immersi tra splendidi panorami.
La camminata tecnicamente è assolutamente facile, sempre su una larga mulattiera ben conservata e senza nessun passaggio esposto o tecnico.
La partenza è dal Gaver (sopra Bagolino, anche se il territorio è quello del comune di Breno) a 1500 metri. Si può parcheggiare in fondo alla piana, dopo la locanda Gaver. A poca distanza parte anche il sentiero per il lago della Vacca (nei pressi della chiesetta), che in questo itinerario percorreremo nel ritorno. Si supera la centrale elettrica e si prende il sentiero numero 26, che inizia subito a salire con una buona pendenza, entrando poi nella valle. Si passa dalla Malga Blumone di sopra (1800 metri). Il percorso alterna tratti di falsopiano o leggera salita, ad altri dove la pendenza è decisamente più marcata. Si costeggiano torrenti e cascatelle, in un’ambiente naturale molto affasciante. Si arriva a quota 2100, dove in un fondovalle circondato da prati pieni di fiori si trova il Casinetto di Blumone (2100 metri) sistemato da pochi anni dal Cai di Bagolino. Il rifugio ha 4 posti ma è ampio, molto bello e ben attrezzato. Qui ci immettiamo con l’Alta via del Caffaro (che viene dal passo Serosine). Dopo aver attraversato la piana, si riprende a salire in modo marcato, fino ad arrivare ai ruderi di un ospedaletto militare, proprio alle pendici dell’imponente Cornone di Blumone che fa da sfondo.
Si riprende il cammino con un ampio giro a mezzacosta, che porta al passo Termine (2335 metri), dove si trovano numerosi ruderi della guerra (inclusa una torre a due piani). La vista si apre sulle cime del Trenino, e alla sottostante Val Daone. Ripreso il percorso per la vetta, poco dopo si incrocia il sentiero numero 1, che a destra prosegue per le bocchette Brescia e il rifugio Maria e Franco. Si prosegue sempre sulla mulattiera che arrampica il versante della vetta tra tornanti e qualche pezzo con gradoni. Sulla cima, a 2750 metri, ci attende la statua di una Madonnina. Il panorama è decisamente ampio e di grande impatto (si distinguono le cime del gruppo dell’Adamello, della Presolana, del Brenta, fino alla Marmolada in lontananza). La mulattiera prosegue sulle creste vicine fino al bivacco Mattia (dal quale si può poi scendere in Vallecamonica, fino a Ceto).
Per il ritorno ovviamente si può ripercorrere il percorso fatto in salita, oppure scendere fino a quando incrociamo il Sentiero numero 1, a 2520 metri circa. A quel punto prendiamo a destra per il passo di Blumone e saliamo per un sentiero che alterna tratti comodi a ghiaioni da attraversare (il percorso è comunque sempre molto agevole e adatto anche ai meno esperti). Si risale fino al passo di Blumone (2665 metri circa), dove inizia la discesa (su un sentiero che si allarga presto fino a diventare una mulattiera) che ci porta al lago della Vacca e all’attiguo rifugio Tita Secchi (2350 metri). A questo punto possiamo abbandonare il sentiero numero 1 e prendiamo il numero 17 che ci porta in discesa fino al Gaver, passando per la malga Laione. Volendo si può fare anche un percorso alternativo, passando per il passo della Vacca e scendendo verso la malga Cadino. Una volta costeggiato la Corna Bianca, a sinistra si può prendere il sentiero che scende verso la malga Laione (tornando così sul sentiero 17) e che poi scende attraverso una strada sterrata fino alla piana del Gaver.
Il tempo per il tratto in salita dal Gaver fino al monte Listino è dato in 4 ore, ma con un passo allenato si può ridurre tranquillamente anche a 3/3,5 ore.

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